Governava come tutti gli altri, combattatteva con i mostri nel suo territorio, sempre pronto a prestare aiuto ai suoi amici nelle grandi battaglie, ampliando i confini del suo regno e cercando preziosi tesori perduti.
Ecco, in una giornata di sole, corse a lui un esploratore senza fiato con una notizia.
Il govervantore si era appena svegliato dopo una lunga notte e non era in vena e disse: "Beh, di che cosa avete bisogno, perché mi svegli così presto?".
L'esploratore inizio a raccontare quello che aveva visto: "Signore lontano dal nostro regno abbiamo trovato un esercito di mostri con innumerevoli ed inestimabili tesori che spaventano gli abitanti di tutti i villaggi vicini!".
Il governatore era in piedi e disse: "Dobbiamo immediatamente sbarazzarci di loro, altrimenti questa armata distruggerà ogni cosa sul suo cammino!"
E così cominciò a porsi una domanda: "Come possiamo affrontare questo enorme esercito?"
Il problema più grande che lo preoccupava era il numero delle sue truppe, infatti il suo esercito era ancora in via di sviluppo.
All'improvviso gli venne un'idea ed esclamò ad alta voce:"Si!!! Il mio vecchio amico xxNyBaSTIKxx potrà sicuramente aiutarmi!!".
Chiamò a se un esploratore e gli assegnò la missione di riferire il più velocemente possibile la situazione attuale al suo amico.
xxNyBaSTIKxx ascoltando il resoconto dell'esploratore non se la sentì di rimanere in disparte e decise di dare l'aiuto richiesto al suo amico Fame93.
Dove essersi incontrati iniziarono subito a studiare il modo migliore per sbarazzarsi di queste terribili rovine leggendarie.
Dopo tanti piani scartati presero la decisione di distruggere l'esercito principale, senza l'aiuto dei mercenari.
Ma scoprirono presto che questa decisione aveva un serio problema, il loro esercito non aveva abbastanza uomini far fronte ad un attacco diretto alla rovina, e subire tutte queste perdite era assolutamente inaccettabile.
Pertanto, il sovrano feudale xxNyBaSTIKxx andò a consultare l'alchimista di stato, che prontamente gli offrì una serie di pergamene x poter rafforzare l'esercito.
Dopo questa notizia gli uomini si sentirono molto più sicuri e ispirati. I preparativi vennero finiti in fretta e appena fu possibile partirono.
Le truppe avanzavano velocemente e dopo circa 1 ora e mezza di cammino i 2 eserciti si trovarono uno difronte l'altro.
I 2 sovrani iniziarono immediatamente a studiare la situazione e l'esercito nemico per capire come procedere, l'altro schieramente invece sentendosi nettamente superiore scoppio in una fragorosa risata.
La vista di quell'enorme esercito che rideva senza avere minimamente paura provocò in loro il pensiero che sarebbero morti, o che forse sarebbero riusciti a ritirati dalla battaglia con grandi perdite.
Poi la ragione prese di nuovo il controllo, loro sapevano che gli oggetti magici di cui erano vestiti li avrebbero protetti e aiutati nella battaglia.
Inoltre avevano anche le pergamente che l'alchimista di stato aveva dato loro, pergamente con potenti effetti di ridurre i danni subiti e di abbassare la protezione dell'esercito nemico.
Ma nonostante oggetti magici e permagene fino all'ultimo minuto prima della battaglia rimase la paura, ormai non c'era più tempo per ritirasi, e i 2 sovrani erano pervasi da terribili sensazioni.
La battaglia inizò più violenta che mai, le perdite nell'esercito dei mostri erano altissime, in breve tempo cadde al suolo anche l'ultimo mostro e con le sue ultime forze urlo: "Torneremo per vendicarci".
I 2 vecchi amici gli risposero: "Non importa quante volte voi verrete nelle nostre terre! Noi saremo ancora qui sempre pornti a combattere e a difenderci!".
Quando fu tutto finito si accorsero che sia gli oggetti che le pergamene avevano fatto la differenza, gli eserciti dei sovrani non avevano avuto neanche una perdita.
Da allora, i paesani iniziarono a vivere pacificamente senza paura, perchè i sovrani fecero loro una promessa: "Se mai i mostri si faranno di nuovo vedere, noi li distruggeremo di nuovo come abbiamo fatto prima!"
Dopo essersi divisi i fantastici e immensi tesori trovati nella rovina si salutarono con un abbraccio e si diressero verso i loro rispettivi regni.
