I racconti del Gattopardo - 26°

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IlGattopardo
Esquire
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Iscritto il: 30 lug 2018, 22:44

I racconti del Gattopardo - 26°

#1 Messaggio da IlGattopardo »

Mentre io mi nascondevo continuando a vagare per il Regno, raggiungendo luoghi fin'ora inesplorati, là dove la mano dell'uomo non aveva mai messo piede, nella Contea si scatenò la più grande caccia all'uomo che mai si era vista.... Furono affissi ai quattro angoli del Regno manifesti col mio volto e la scritta... “Ricercato vivo o morto. Taglia di 100.000.000 Perle Nere”. Si sguinzagliò alla mia ricerca chiunque, dai Bardi, quegli infami, gli Sgherri, Cavalieri e Guerriere di ogni rango e livello.. insomma, dalla feccia alla nobiltà... era diventato lo sport nazionale... La caccia al Gattopardo... manco se avessi avuto la pelliccia...

Per sfuggire a tutto questo mi recai da una vecchia megera che, come avevo sentito dire, procurava documenti e lasciapassare falsi... era mia intenzione lasciare il Regno e rifarmi una vita e un Orticello in altro luogo.
Giunto alla sua grotta entrai e le esposi le mie necessità, lei sghignazzando mi disse.. Nessun problema Cavaliere, per le vostre richieste occorrono 5.000.000 in oro. ed io.. Tanto così??... e lei... Ora sono 6.000.000, se aggiungete parola aumentano ancora.. e io.. Va bene 6.000.000.. lei.. Anticipati e tornate fra una settimana.. io allungandogli i 6.000.000.. Ne ho bisogno per domani al più tardi.. lei.. Per l'urgenza fanno 12.000.000... io.. E stì cazzi.. va bene eccoli..lei.. Bene venite domani sera.. io.. Bene.. posso avere un bicchiere d'acqua?.. lei.. Certo Cavaliere, fanno 1.000 pezzi d'oro.. io.. Grazie, non ho più sete … e mi avviai all'uscita.. lei.. Chiudete la porta uscendo.. io.. E' gratis?.. lei.. Sì.. sì.. quello è a gratis.... Uscendo mi raccomandai.. Non una parola con nessuno.. lei.. Tranquillo Cavaliere, ma per chi mi avete preso??..

Nel Frattempo la caccia continuava, l' Imperatore Carlo I in persona seguiva una pista ben precisa, in compagnia della nostra Regina Elfadargento, l'Arciduca Elfonano, il Gran Principe Gilk, il Gran Principe OpenForFun, l'Arciduca Lorenthal, il Gran Principe Bruno, il Granduca Sir Stive, Principe del Foro e mio avvocato... di fronte ai soldi non si guarda in faccia nessuno, la Granduchessa Puccettina, Sir Zanzarus e per l'occasione si aggiunse l'Arciduca Liuth, così, giusto per completare il quadretto...... In pratica tutto lo staff direttivo dell'Ordine. Il motivo era semplice, la taglia l'avevano messa loro e non intendevano pagare nessuno quindi decisero di trovarmi personalmente.

Dunque, questo folto gruppo, seguendo la pista ben precisa di Carlo I, arrivò alla grotta della megera nota falsaria, entrarono tutti insieme e chiesero alla vecchia mie notizie minacciandola di morte, lei essendo notoriamente riservata raccontò tutto dalla A alla Z... Il Granduca Stive a quelle notizie, si fece dare l'oro da me pagato e disse.. almeno così ci ripaghiamo le spese della ricerca... Poi restarono tutti in paziente attesa che io tornassi a prendere i documenti.

La sera arrivai guardingo.. non è che mi fidassi troppo... giunto in prossimità della grotta, scesi da cavallo e gatton gattoni, con passo felpato decisi, prima di entrare di fare un giro intorno e giunto sul retro vidi i Cavalli dei Cavalieri che mi attendevano... Pensai... Azz.... mi volevate fregare??.. Ci vuole ben altro.. Tornai sui miei passi rinculando.. urtai contro qualcosa e pensai fosse il mio Cavallo.. mi girai e mi accorsi che avevo urtato le punte delle lance che tutti insieme mi puntavano addosso...

Mi circondarono... La nostra Regina disse... Gattopardo, ormai siete preso, non opponete resistenza... Risposi.. Mia Signora.. THUMP!!!!.. (Un ginocchio per te).. Non intento morire alla gogna.. quindi voglio battermi e morire con la spada in pugno.. ed è un'onore farlo contro voi tutti... Estrassi la spada e mi misi in guardia... Elfadargento sospirò e disse...Arciduca Lorenthal, leggete la sentenza che è stata emessa... L'Arciduca srotolò una pergamena e cominciò a leggere...

“L'anno millecentoventisei, a questo dì trentun del mese
il Regio Tribunal Babilonese, con l'avvocato Stive in presidenza
con il presente atto dà sentenza.”

Il Conte Gattopardo è condannato
da questa Corte ad essere mandato nei regni del nord al freddo e al gelo....
Finchè L'Imperatore Carlo, sua Maestà, non ci ripensi mosso da pietà.
Sarò inoltre sempre inviato nelle missioni rischiose per estinguere il peccato...
di avere la pulzella batacchiato e col nemico aver fraternizzato.

Finito di leggere la sentenza, rimontammo tutti a cavallo e tornammo in Contea...

L'unica nota positiva di tutto questo è che posso dedicarmi al mio Orticello... devo solo trovare il modo di evitare che i Cavalieri imbriachi continuino a pisciare sui miei ortaggi tornando dalla Taverna...

By Gattopardo.
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