I racconti del Gattopardo - 25°

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IlGattopardo
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Iscritto il: 30 lug 2018, 22:44

I racconti del Gattopardo - 25°

#1 Messaggio da IlGattopardo »

Ci risiamo, L'Imperatore Carlo I ha deciso che devo essere nuovamente processato con vari capi d'accusa: Viltà di fronte al nemico – Poco spirito combattivo – Fraternizzazione col nemico della Corona – Dimostrando disprezzo per l'autorità costituita.

Si sparse la voce del processo e quel giorno arrivarono da lontano cantando.. Allegria do Brasil.. Carramba carramba... Le tre Fiches e i duo Transessuao... portavano sul carro il Platano da installare al centro della piazza per l'eventuale esecuzione.... e la cosa non era beneaugurante...

Il Tribunale era gremito, mi accompagnarono due Sgherri ammanettato, come da regolamento... Il trio dei Giudici era composto esattamente come il primo processo... La pubblica accusa era affidata come sempre a Elfonano che non vedeva l'ora di farmela pagare per aver perso il primo processo del rinculamento della pulzella..
.
Nel frattempo arrivò Stive che mi aveva offerto patrocinio gratuito.. anche per lui era diventata una questione di principio
Iniziò quindi il processo

VERBALE DELL'UDIENZA DI APERTURA DEL PROCESSO.

Cancelliere.

“L'anno millecentoventisei, a questo dì trentun del mese

il Regio Tribunal Babilonese, con l'avvocato Bodo in presidenza, con il presente atto apre l'udienza.

Si discute dell'atto criminale del Gattopardo Cavaliere e Conte,

imputato di aver mal combattuto contro il Re ribelle Walburg quando se lo trovò di fronte.
Inoltre alla fine affratellato dimostrando che L'Impero avea dimenticato.

Si alzò quindi Elfonano che rappresentava la pubblica accusa e disse:

Dimostrerò in questa sede i fatti, che fù cosciente dell'azione il Conte,

di disprezzare... e questo è fatto vero, L'Imperatore Carlo ed il suo Impero.

Stive prese la parola per la difesa.

Non posso io sentire tali accuse, non si può insultare il mio cliente... di queste cose, non è vero niente.

Elfonano: Chiedo per questo grave tradimento,

la pena che poi dia un grande esempio, Che il Gattopardo sia da tutti trovato,

nella pubblica piazza, al platano appoggiato e dai due transessuao batacchiato.

Stive rispose...

Il mio cliente.. Il Conte Gattopardo, essendo lui persona di riguardo,

non può accettare questa condanna che ha lo stesso effetto della morte.

Chiedo quindi la clemenza della Corte.

Detto questo si avvicinò e bisbigliandomi all'orecchio mi disse... Non c'è altra strada.. hanno prove schiaccianti e non possiamo vincere.

Nel frattempo i Giurati si erano ritirati per discutere la sentenza... io non avevo alcuna fiducia della clemenza della Corte, quindi chiesi di andare in bagno per necessità impellenti...

Due Sgherri mi accompagnarono, mi tolsero le catene per agevolare l'espletamento della funzione e si misero di guardia alla porta....

Li trovarono ancora lì, impalati a fare la guardia tre ore dopo quando la Giuria era rientrata e aveva il verdetto... Provarono a bussare, ma nessuno rispondeva...

Stive disse.. Sfondiamo la porta.. si sarà suicidato non subire l'onta di prenderlo nel culo con l'atto della monta... Sfondarono la porta e realizzarono che ero fuggito dalla finestra divelta....

Ora sono alla macchia da tre giorni.. mi nascondo nelle foreste.. nella Palude.. dormo di nascosto nei fienili dei contadini... non mi fido di nessuno.. ci sono tante vipere in giro, a cominciare da quegli infami dei Bardi che sempre hanno cose da raccontare e non si fanno mai i cazzi loro...

By Gattopardo.
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