I racconti del Gattopardo - 7°

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IlGattopardo
Esquire
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I racconti del Gattopardo - 7°

#1 Messaggio da IlGattopardo »

Dopo la vittoria per la conquista del Regno. Io e Gian decidemmo di andare a festeggiare in Taverna.. Uscito di casa passai da lui e ci avviammo...Strada facendo Gian mi raccontò alcune sue avventure galanti col sistema dell'amore platonico, ribadendomi che era inutile insistere con le Nobildonne.. meglio le contadinotte, è più facile... poi mi chiese se io avevo fatto progressi in quel campo.... Dissi..... Sappi che mi sono dato molto da fare, purtroppo ho sempre trovato pulzelle che non capiscono le mie intenzioni... forse non sono chiaro nello spiegarmi... Sì, disse lui, come quella a cui offristi di pagarla... Gian, lì fu un'errore di inesperienza, ma oggi avevo trovato un sistema molto galante ed irresistibile, ma non è stato compreso... Avanti, raccontami di questa tua alzata d'ingegno... Bene Gian, devi sapere che da giorni tenevo d'occhio tenera pulzella... che al vederla mi ribolliva il sangue.. Pensai ad un sistema infallibile per conquistarla... quindi, presi una latta di vernice rosa, andai sotto casa sua e le verniciai il cavallo.. pensai.. ora lei esce, vede il cavallo rosa, dice.. Ma chi ha avuto questo splendido pensiero per me?... Io mi presento e dico.. Sono stato io Mylady, perchè il rosa dona splendore a tutta la vostra bellezza... posso ambire di avervi a cena nella mia magione?.. lei risponderà..Ma certo mio Cavaliere andiamo.. lì giunti le farò trovare fasci di rose, mangeremo, brinderemo. ed infine lei si concederà a me.. Nel ghigno di Gian, che io conosco bene, vi era una piega di incredulità... Disse.. e.. come è andata? ... Gian.. che ti devo dire?... Lei è uscita di casa, giunta dinnanzi al cavallo, fece un balzo indietro e gridò... Ma chi è quello stronzo che mi ha verniciato il cavallo di rosa???... Io balzai fuori e dissi.. Sono stato io Mylady... Batacchiamo???.... Miinchia!!! Gian... un putiferio, mi ruppe l'ombrellino in testa, chiamò gli sgherri, il suo assicuratore e l'avvocato... e se ne andò dicendo... Stronzo.. ci rivediamo in tribunale... Gian.. cosa ho sbagliato?... Lui non rispose, sul suo ghigno, che io conosco bene, ci vidi profonda rassegnazione... Eravamo intanto arrivati in Taverna e trovammo tutti i Cavalier, il Buon Curato col Fido Porco e quello schianto della sua Perpetua che festeggiavano.. ci unimmo a loro, molti già imbriachi persi che comunque non smettevano di brindare quando entrò un Caveliere di cui non conoscevo lo stemma.. si sedette ad un tavolo, tolse l'elmo e... eilà!!! ragazzi che schianto, era una Cavaliera, mora, bellissima...sembrava quella che stacca i coglioni al toro di ghiaccio per metterlo nel Martini a Cloney.. ordinò da bere. Pensai di abbordarla... ma mi trattenni per paura di sbagliare, mi sovvenne che un'amica mi aveva dato un consiglio inviato con piccione (Le amiche sono quelle che quando chiedi di essere più intimi ti rispondono... Siamo troppo amici per fare queste cose.. e intanto si fanno batacchiare da altri)....... presi il foglietto e lo rilessi... Messaggio: “Allora Conte...stia attento...le dame qui intorno sono sensibili ai complimenti ma si concedono poco...per farle cedere non bisogna essere diretti, deve lasciarle intendere che...però. Quindi niente cose eclatanti e niente richieste esplicite....ci metterà un po' di più ma il risultato è garantito”.... Forte di questo consiglio... mi girai verso quella magnifica apparizione attendendo che incrociasse il mio sguardo mediorientale... accadde presto... ci fissammo negli occhi, ed io sfoggiai il mio sorriso disarmante... lei con piglio autoritario, diede un colpetto di capo all'indietro invitandomi ad avvicinarmi.. lo feci.. non scambiammo una parola, fu un colpo magistrale...La mia amica aveva ragione.. la Cavaliera mi prese per mano e mi portò nel retro della taverna... iniziarono sbaciucchiamenti e strusciamenti, poi lei i prese la mano, me la abbassò.... e mi trovai fra le mani...UN BATACCHIO CHE PAREVA DI CAMMELLO.... Schizzai all'indietro allibito. Lei...lui...non so, si era tolto la parrucca e mi disse... Posso pagare, sono ricco, ricchissimo.... Io risposi...Anche ricchione.. cominciai a fuggire girando attorno al tavolo lui mi inseguiva col batacchio stretto in pugno.. Tutto quel fracasso, attirò l'attenzione del Curato, che arrivò col fido Porco. Capì al volo la situazione, prese il piede di porco, e iniziò a menare botte da orbi al proprietario del batacchio...ed il Porco, come al solito, era d'accordo... Quando finì, a terra giaceva un ammasso di ferraglia da cui spuntava un batacchio inutilizzabile per lungo tempo... Il Buon Curato mi guardò e disse... Vai a casa figliuolo... queste cose non fanno per te...
By il Gattopardo
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