I racconti del Gattopardo - 6°

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IlGattopardo
Esquire
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I racconti del Gattopardo - 6°

#1 Messaggio da IlGattopardo »

I preparativi fervevano ormai da giorni.. la decisione fù presa. La nostra Regina alla testa delle truppe si avviò verso il Regno assegnatoci.. Regno che ci spettava di diritto.. Quello era il NOSTRO Regno.... L'Imperatore in persona ci aveva autorizzato a prenderne possesso...
Arrivati ai piedi della collina su cui sorgeva iniziammo lo schieramento delle forze.. sapevamo di avere di fronte un temibile nemico.. ma nessuno, dico nessuno, ebbe il minimo tentennamento, ciascuno era determinato.
Arrivarono da sud-ovest i Mercenari che la nostra Regina aveva assunto ed iniziarono a schierarsi.. In prima linea noi Prescelti.. in seconda linea i Mercenari... La nostra Regina fece un giro di ricognizione per controllare lo schieramento dei Mercenari.. e mentre passava in rassegna le loro truppe un ufficiale che non la conosceva le urlò... Hei!!.. Tu, Mercenaria, cosa fai fuori dalle fila??.. Rientra immediatamente nei ranghi...
Non lo avesse mai detto.. Lei lo fulminò con lo sguardo e urlò di rimando.... Pezzo d'imbecille, schiaffati sull'attenti di fronte ad un tuo Superiore... Mercenaria sarà tua sorella, quella zoccola, io sono la TUA Regina.. quella che ti paga.. stronzo..
Poi rivolgendosi ai suoi Generali che la seguivano disse... Toglietemelo dalla vista prima che io mi incazzi veramente... Looser e Bodo lo acchiapparono ciascuno per un orecchio e lo trascinarono via...(Fù ritrovato dopo una settimana in una pozzanghera con le orecchie parecchio allungate e ancora gonfio come una zampogna per le mazzate ricevute)...
Ormai era tutto pronto... davanti a noi il nemico... dietro di noi l'inferno.
Ricordi di un Cavaliere che può dire..... Quel giorno c'ero anch'io.
Era sera.. le mura di pietra scura del Castello illuminate dalle fiaccole parevano trasudare acqua tanto erano lucide... Il nostro Castello nelle mani del nemico era innanzi a noi..
Un freddo pungente e un'atmosfera ostile ci circondava... Una paura sottile ci attanagliava.. ma nessuno la dava a vedere.. ciascuno con i propri pensieri attendeva il segnale..
Arrivò e all'unisono si sentì il rumore delle spade che in automatico lasciavano le guaine.. Era tutto pronto.. e quando il Cavaliere dinnanzi a me si mosse.. non feci altro che far scattare il mio destriero...
Tutto il resto è storia.. tutto il resto è leggenda.. tutto il resto è sogno...
By il Gattopardo
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