accorse dell'ARCHIROVINA infestata di mostri e avvisò i due eroici protagonisti.
Era una notte di luna piena, che coi suoi raggi argentati illuminava le Selve Maledette.
Un forte vento tempestava la calma apparente di quelle terre, spazzando via ogni
rimasuglio di speranza. Le fronde degli alberi, piegate al suo volere, anticipavano con il loro volteggiare ciò che sarebbe stato della notte che due eroici combattenti stavano per affrontare.
Sadex e Pellican, due temerari eroi difensori dei deboli, si erano proposti per
distruggere i mostri che da tempo assediavano le piccole case dei poveri villeggianti.
Terribili le urla che si sentivano quella notte, mentre nei cuori dei due impavidi, i battiti si facevano più forti e bramosi di vittoria.
Dopo lungo tempo passato a studiare gli abominevoli esseri che si organizzavano per distruggere il territorio, decisero così di prepararsi alla battaglia.
Sapevano già che sarebbe stata dura, eh si....molto dura. I mostri erano compatti,
assetati di sangue e di saccheggi. Per giorni avevano osservato le povere vittime alle quali carpire l'anima da portare con essi all'inferno.
Fu così, che i due eroici protagonisti decisero di partire. Armati gli eserciti con le più
affilate alabarde, addestrarono i maghi e istruirono i medici. Niente si sarebbe dovuto salvare....nessuno mostro sarebbe dovuto sopravvivere.
Avanzarono lentamente, mentre nell'aria si respirava l'odore della battaglia
sanguinolenta. Circospetti e anche un po' timorosi: era la prima volta che si trovavano a combattere una battaglia così dura. Non sapevano se avrebbero
vinto....probabilmente sarebbero morti in battaglia, ma il pensiero di salvare il loro
regno, li rendeva ancor più coraggiosi e vogliosi di vittoria.
Mentre la distanza che li separava dall'obiettivo si accorciava, le urla dei mostri
invadevano tutte le terre circostanti, incutendo negli abitanti ancora più terrore.
La luna continuava a illuminare il territorio, dipingendo un paesaggio ancora più
terrificante...se possibile.
Mentre i due eroi avanzavano facendosi strada tra la fitta vegetazione, in lontananza si sentiva un gran trambusto. L'ansia e la paura si impadroniva dei loro animi e i loro cuori battevano all'impazzata.
Fermarono i loro eserciti e stettero ad ascoltare: ruggiti, urla e rumori d'armi
sferzavano l'aria.
Si acquattarono tra le siepi circostanti e videro ciò che nemmeno la loro più fervida
fantasia poteva immaginare: orde di mostri terrificanti. Demoni incendiati dal loro
stesso fuoco, piccoli mostriciattoli saccheggiatori, golem enormi armati di lance
indicibili, esseri alati che volteggiavano sul proprio accampamento, mentre sputavano a distanza lingue di fuoco, aculeosauri dai denti aguzzi e lunghissimi che fagocitavano i loro stessi morti..e poi loro....le streghe. Terribili figure con gli occhi insanguinati che vedevano oltre il buio.
Furono proprio loro ad accorgersi della presenza dei due eroi e dei loro eserciti ed ad avvertire il resto della mostruosa compagnia.
A quel punto, Sadex e Pellican capirono che non potevano più aspettare: dovevano
attaccare o sarebbero certamente morti senza combattere. E così fu.
Con le urla di incitazione al combattimento che si addicono a due eroi, capeggiando i loro eserciti si lanciarono all'attacco.
Ancora urla, rumore di spade e di lance, sangue...tanto sangue. I mostri alati
attaccavano dall'alto, mentre i golem sferzavano le loro mazze con tutta la forza di cui erano dotati. I cavalcatori di mostri circondavano gli eserciti dei nostri eroi, mentre le streghe e gli aculeosauri si votavano ad una estenuante battaglia con i medici e maghi. I due eroi non risparmiarono i colpi delle loro armi, a destra e a manca, colpendo tutto ciò che si muoveva intorno, con eroica foga, brandendo le loro armi che spezzavano colli, braccia e gambe. Nella terra di battaglia si respirava un'acre odore di fumo e carne bruciata, l'odore del sangue e la sete di vendetta. Per troppo tempo i mostri avevano attaccato i villi dei pacifici minatori: tutto si giocava in quella battaglia! I mostri continuavano ad attaccare, mai paghi della sete di sterminio, mentre la luna veniva nascosta da grosse nuvole minacciose, quasi fosse un presagio di sventura. Per ore e ore si sentirono ancora urla e rumore di lame, ruggiti e lamenti di morte.
Poi, all'improvviso tutto cessò. Sadex si fermò, stanco, sfiancato dalla battaglia della quale ancora non conosceva l'esito. La luna fece di nuovo capolino tra le nubi
illuminando ciò che era rimasto del cruento confronto d'armi. Con lo sguardo Sadex
cercò Pellican e non trovandolo cominciò a urlare il suo nome. Fu in quel momento
che Pellican gli rispose, sferzando in aria la sua spada da vittorioso, mentre i medici riportavano in salute le truppe ferite.
Si abbracciarono felici: i mostri erano sconfitti. Tutto ciò che appariva alla vista era un mare di terribili creauture defunte che piano piano venivano assorbite dagli stessi inferi.
In due ricompattarono i loro eserciti, passando tra le fila per congratularsi coi loro
soldati per il grande coraggio. Avevano appena affrontato una battaglia epica che
sarebbe stata ricordata nei secoli dei secoli.
Si avviarono così verso il loro regno stanchi ma felici per la vittoria conquistata.
Al loro arrivo, ad accoglierli, la mia amica Occhidifalco, ansiosa per l'esito della grande battaglia e preoccupata per i due eroici amici.
Seguirono giorni di festa e banchetti per onorare i due eroici combattenti e i loro
eserciti. Fuochi e cibo non mancarono mai, canti e danze, oro e perle, tantissime perle nere che i due eroi rubarono ai mostri.
Sadex e Pellican passarono alla storia, a giusta ragione: avevano sconfitto i nemici
più temibili di tutte le terre.
Le loro gesta saranno raccontate di secolo in secolo, ed è per questo motivo che,
passando dai ricordi di Occhidifalco alle mie mani che li hanno scritti, questo è un
racconto che festeggia due grandi eroi.
Shanae
