Racconti di distruzione archirovine 7
Inviato: 23 ago 2012, 14:10
Non basta un cavallo per fare un Cavaliere
e noi Cavalieri signori della luce lo sappiamo bene, il pericolo di razzie e di assalti sono all'ordine del giorno bisogna sempre essere pronti a qualsiasi evenienza.
Si narrava di famigerate Archirovine che avevano come scopo distruggere tutti e tutto cio' che trovavano sul loro cammino
Le serate passate davanti ai camini reali ascoltando gli antichi che ogni tanto si fermavano nei Nostri possedimenti raccontavano gesta epiche di tali proporzioni da far impallidire chiunque stesse li ad ascoltarli. Se ne parlava talmente tanto che si pensava a leggende ormai sbiadite tra le pieghe del tempo.
Fino a che in una caldissima notte d'estate tali archirovine vengono avvistate e la leggenda diventa realta' scatenando il panico all'interno dei possedimenti il vociferare si faceva sempre piu' intenso e fitto fino a che la conferma di tale avvistamento raggiunge il Sovrano intento nei suoi doveri di corte.
Colto da tale notizia inaspettata reagisce d'istinto convocando i suoi piu' fidi generali e studiando un piano di eventuale difesa da eventuali attacchi.
Ma gli antichi che ospitavano le stanze del castello chiesero udienza per mettere la loro saggezza ed esperienza a disposizione del sovrano per stabilire un piano di battaglia che avrebbe arrecato glorie e onori allo stemma e alla bandiera della casata nei tempi a venire promettendo che di questo si sarebbe parlato oltre i confini dell'immaginabile
Sull' onda dell'entusiasmo e della sapienza ricevuta da tali vecchi saggi si decise di organizzare l'attacco a tale potenza di lame lance archi e catapulte
Dapprima si penso' di inviare dei mercenari assoldati a tale scopo che fallirono la missione a loro data ma in qualche modo indebolirono di molto la forza dell'esercito avversario
e a seguire capeggiati dal rinomato eroe interprete di innumerevoli battaglie portate a termine con successo le truppe fedelissime al sovrano.
E fu una notte di sangue e di terrore, di lame incrociate e frecce scoccate, di nitriti e lamenti, di fuoco e magie, di coraggio e incoscienza tanto e' che la battaglia la sentirono fino alle terre dei morti che quasi resuscitavano dal baccano fino a che.... fu il silenzio.
L'eroe guardandosi intorno non vide niente altro che mostri inermi lance spade archi asce a terra una bandiera sola resto' alzata il vessillo della casata del sovrano
a testimoniare la fine degli scontri e la vittoria inequivocabile sui mostri.
anche stavolta l'eroe usciva vittorioso dall'ennesima battaglia aumentando di gran lunga la sua fama di grande combattente e radunate le sue truppe fece ritorno al castello per i festeggiamenti di rito, dove era allestito un banchetto senza precedenti e fiumi di vino e birra che aspettavano i vincitori.
il Popolo acclamava l esercito al suo passaggio grato di averlo difeso e il mago di corte promise solennemente che tali gesta sarebbero state riportate di castello in castello fino alla fine delle terre conusciute.
e cosi' fu
e noi Cavalieri signori della luce lo sappiamo bene, il pericolo di razzie e di assalti sono all'ordine del giorno bisogna sempre essere pronti a qualsiasi evenienza.
Si narrava di famigerate Archirovine che avevano come scopo distruggere tutti e tutto cio' che trovavano sul loro cammino
Le serate passate davanti ai camini reali ascoltando gli antichi che ogni tanto si fermavano nei Nostri possedimenti raccontavano gesta epiche di tali proporzioni da far impallidire chiunque stesse li ad ascoltarli. Se ne parlava talmente tanto che si pensava a leggende ormai sbiadite tra le pieghe del tempo.
Fino a che in una caldissima notte d'estate tali archirovine vengono avvistate e la leggenda diventa realta' scatenando il panico all'interno dei possedimenti il vociferare si faceva sempre piu' intenso e fitto fino a che la conferma di tale avvistamento raggiunge il Sovrano intento nei suoi doveri di corte.
Colto da tale notizia inaspettata reagisce d'istinto convocando i suoi piu' fidi generali e studiando un piano di eventuale difesa da eventuali attacchi.
Ma gli antichi che ospitavano le stanze del castello chiesero udienza per mettere la loro saggezza ed esperienza a disposizione del sovrano per stabilire un piano di battaglia che avrebbe arrecato glorie e onori allo stemma e alla bandiera della casata nei tempi a venire promettendo che di questo si sarebbe parlato oltre i confini dell'immaginabile
Sull' onda dell'entusiasmo e della sapienza ricevuta da tali vecchi saggi si decise di organizzare l'attacco a tale potenza di lame lance archi e catapulte
Dapprima si penso' di inviare dei mercenari assoldati a tale scopo che fallirono la missione a loro data ma in qualche modo indebolirono di molto la forza dell'esercito avversario
e a seguire capeggiati dal rinomato eroe interprete di innumerevoli battaglie portate a termine con successo le truppe fedelissime al sovrano.
E fu una notte di sangue e di terrore, di lame incrociate e frecce scoccate, di nitriti e lamenti, di fuoco e magie, di coraggio e incoscienza tanto e' che la battaglia la sentirono fino alle terre dei morti che quasi resuscitavano dal baccano fino a che.... fu il silenzio.
L'eroe guardandosi intorno non vide niente altro che mostri inermi lance spade archi asce a terra una bandiera sola resto' alzata il vessillo della casata del sovrano
a testimoniare la fine degli scontri e la vittoria inequivocabile sui mostri.
anche stavolta l'eroe usciva vittorioso dall'ennesima battaglia aumentando di gran lunga la sua fama di grande combattente e radunate le sue truppe fece ritorno al castello per i festeggiamenti di rito, dove era allestito un banchetto senza precedenti e fiumi di vino e birra che aspettavano i vincitori.
il Popolo acclamava l esercito al suo passaggio grato di averlo difeso e il mago di corte promise solennemente che tali gesta sarebbero state riportate di castello in castello fino alla fine delle terre conusciute.
e cosi' fu