L'archirovina, un miraggio divenuto realtà

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lordofchaos
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L'archirovina, un miraggio divenuto realtà

#1 Messaggio da lordofchaos »

Duro era il momento, di torneo e di impegno, con gli uomini del regno impegnati a scavare nelle profondità della terra per individuare frammenti di mappa del tesoro, con le città impegnate a rivedere l'assetto organizzativo per la necessità di aumentare la potenza dell'esercito, e con gli eroi più famosi lontani dalle capitali, alla ricerca di preziosi tesori. Da tempo si aspettava una notizia simile.

La distruzione di un'archirovina di per sé è un dono degli dei, un momento da festeggiare con i più alti sacerdoti della comunità, un dono di fertilità e di buono auspicio per i raccolti futuri.

Erano oramai 8 anni che non si vededva un'archirovina dalle nostre parti. Scoraggiati gli uomini del regno continuavano imperterriti a crederci, esplorando e ricercando il re dei mostri, possessore di gemme preziose. Ad ogni report proveniente da ogni zona dei regni conosciuti, gli occhi dei consiglieri del re speravano di leggere "archi" di fronte alla parola "rovina", ma invano. Quando quindi per la prima volta tale termine fu usato, tutti pensarono all'ennesimo scherzo. L'ennesima beffa a conferma dell'impossibilità di trovare una così leggendaria opportunità, di cui fino ad ora si erano solo sentite storie e favole, talmente lontane da ritenersi poco credibili.

Tornò correndo l'esploratore Arkadur, quasi esanime, da un lungo viaggio di ricerca, con un report di "archirovina", affiancata da un poderoso e terrificante disegno. Una mappa, con affianco dipinto, con il sangue delle proprie vene, il viso tremendo di un mostro gigantesco che dominava un'archirovina, trovata nei lontani regni di Askdadkjsjskaakssfar.

Arkadur aveva trovato un'archirovina, con un giacimento di perle nere mai visto prima. Una gomorra caotica, fatta di turbini e tempeste, in cui nessun'anima mai riposa, anzì grida, stride e insulta l'umanità e le truppe della luce, con cattiveria e perseveranza. Una rovina così piena di mostri che era impossibile contarli tanto era caotico il loro imperterrito movimento rotatorio.

Il re fu subito avvisato ma il re tentennò. Sarebbe stato necessario l'aiuto di una colonia alleata, sia per la distruzione certa del grande mostro, sia per rendere omaggio ad un altro sovrano.ì con il quale, da molto tempo, si stava dando la caccia alle archirovine.

Fu così che si trovò un accordo per impiegare gli eserciti e condividere oneri e difficoltà di questa missione, anche se con qualche eccezione.

Purtroppo l'alleato Lorenthal oramai conduceva le sue attività e dominava i suoi regni ad una distanza considerevole, e la paura che tale bottino potesse svanire ha richiesto un salto di strategia militare di primaria importanza. Per fortuna L'eroe Elloro di Lorenthal aveva scavalcato montagne e solcato i mari più ampi per raggiungere un Graal dislocato vicino l'archirovina. L'eroe, benché non avesse con se un reale esercito utile alla battaglia contro il grande mostro, portava con se i migliori artefatti del suo reame, permettendo di contribuire alla battaglia.

L'eroe necromante per fortuna aveva convinnto oltre 2,5 milioni di esperti archimaghi ad uscire dalle loro comode torri in capitale, e si era vestito a festa con incantesimi di ogni sorta, provenienti dai forzieri del re. Il cielo, favorevole ai riti propiziatori, ha permesso di esprimere al meglio la forza di ogni incantesimo messo da parte negli anni nelle tesorerie della capitale. Nell'impossibilità di determinare la vera forza del nemico, non potendo visionare il suo esercito in alcun modo e non potendo quantificare le risorse necessarie ad ottenere una sicura vittoria, benché l'alleato Lorenthal fosse ben corazzato, i grandi archimaghi del consiglio della capitale hanno preferito abbondare con gli incantesimi piuttosto che rischiare.

Il patto fu subito stretto e, in barba alla moltitudine dell'orda nemica (la cui quantità esatta di truppe era sapientemente celata dalla magia dell'eroe mostro), le truppe partirono dalla capitale INVIDIA verso la meta.

La battaglia fu caotica e fino all'ultimo, fino alla conta finale dei battaglioni di maghi e cavalli, nessuno era certo che si sarebbe potuto riuscire a distruggere l'archirovina senza perdite e riuscendo nell'intento di eliminare per sempre una tale minaccia e portare a casa una così grande quantità di gemme nere.

L'alleato, impossibilitato a raggiungere per tempo le guarnigioni con il suo esercito, ha preferito comunque inviare il proprio eroe, dotato di talismani del set regale e di artefatti in grado di ridurre la potenza di attacco dei mostri. La strategia, almeno sulla carta, sembrava essere stata definita correttamente.

Il fato, sarebbe venuto in soccorso? Oppure un'insidia nascosta avrebbe ridotto in cenere la forza degli eserciti della luce?

Grande la festa nei dintorni della città e nelle taverne, nelle locande e nelle accademie militari, per questa importantissima conquista.

Il resto è storia.
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