L'assalto al Castello era stato preparato nei minimi particolari. L'Imperatore aveva dato il suo consenso e L'Arciduca Elettore Elfonano stava preparando gli eserciti per l'attacco. Mi mandò in avanscoperta dietro mia richiesta per poter dimostrare che ero degno di partecipare malgrado il processo e la condanna e volevo compiere un impresa importante per dimostrarmi degno del perdono dell'Imperatore Carlo, Primo del suo nome.
La nostra Regina Elfadargento incaricò i Diplomatici di assumere i migliori Mercenari del Regno.. disse... Non importa la quantità, voglio la qualità... Una volta trovati schierammo le nostre truppe innanzi al Castello del nemico... Alle nostre spalle tutti i Mercenari guidati dalla Regina in persona. I Generali equamente dislocati.. in prima fila Steve.. Bruno.. Vark.. Alessandro...Vitalino...Floy...e Demoniac con i rispettivi eserciti alle loro spalle.
Io intendevo compiere un'azione eroica per poter nuovamente far parte della nobiltà che conta... Sì.. scrivere le storie và bene... coltivare l'Orticello anche, ma mi mancano le missioni e gli incarichi pericolosi e importanti... per uno come me, fondatore di vari Ordini gloriosi... Comandante delle Legioni dei Cavalieri del Sogno.. dei Cavalieri del Destino.. dei Cavalieri del Tempo e della Leggenda..(Tutto questo in altro gioco, in altro tempo, in altro luogo.. insieme alla Regina Elfadargento).... restare tagliato fuori dai giochi di comando.. non poter dire la mia in consiglio è la morte civile... quindi mi schierai in prima linea deciso a compiere qualcosa di strepitoso.. qualcosa di cui i Bardi avrebbero parlato a lungo.. qualcosa che impressionasse tutti...
Era l'alba ed eravamo pronti... iniziammo ad avanzare all'interno delle torri mobili spinte dai Mercenari... Arrivammo all'altezza degli alti bastioni... La nostra Regina disse... Aspettiamo un momento prima di assaltare... lasciamogli finire la pece bollente che ci stanno lanciando addosso.... Io mi lanciai in avanti dicendo... Amo l'odore della pece bollente all'alba... Mi seguirono Elfonano, Stive, Bruno e OpenForFun... dietro di noi tutti i Cavalieri e le Guerriere approfittarono di quel varco che avevamo aperto... e in che punto ero riuscito ad arrivare??...
Da non crederci... avevo aperto il varco nella zona presidiata dal Re dei mostri in persona... era troppo forte per me, ma non mi tirai indietro.. schivavo ciò che riuscivo e le mie stanche mani tornavano ciò che potevano.. il ferro che mi avvolgeva assorbiva ciò che riusciva.. Vidi arrivare il fendente finale.. quello mortale, ma non avevo paura, l'unica cosa che potevo perdere era la vita.. e nel gioco di un Cavaliere la vita non è che un soffio..
La spada del Mostro si fermò a pochi centimetri dal mio viso.. fermata dalla lama di OpenForFun...... Approfittai della distrazione del Mostro ... mi appoggiai ad uno spigolo della torre e preso lo slancio mi catapultai contro di lui spingendolo nel vuoto...
Restò per un momento in bilico... poi come al rallentatore cadde dal Torrione e.......
(*) “Volle il cielo alfin benigno,
che nel rapido suo giro,
lui cadesse a culo pieno sul batacchio di un fachiro.
Che da circa quarant'anni,
muto, scarno ed impassibile...
Stava steso sotto il muro... col batacchio sempre duro.
(*) Tratto dalla Tragedia Greca “Ifigonia Inculide. Atto 3° Scena 2a.
Caduto il Capo dei nemici, gli altri si arresero... Il Castello era nostro e mentre tutti festeggiavano io restai sulla torre teatro del mio gesto...e lo rividi più e più volte nella mia mente.... ero soddisfatto di me stesso...
Gli altri passarono tutto il giorno e la sera cantando, ballando e bevendo....
Nessuno si ricordò della mia azione.... Nessuno l'aveva vista....
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Re: I racconti del Gattopardo - 32°

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