I racconti del Gattopardo - 13°

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IlGattopardo
Esquire
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Iscritto il: 30 lug 2018, 22:44

I racconti del Gattopardo - 13°

#1 Messaggio da IlGattopardo »

Uscii dalla Palude praticamente all'alba, ritrovai il sentiero con le tracce di Gian... Continuai fino al pomeriggio e vidi che era entrato nella foresta... giunta la sera, in una radura lo trovai.. era assalito da cinque banditi che depredano tutti coloro che si addentrano nella foresta, era circondato e non lo vedevo messo bene.... Sguainai la spada e mi lanciai al galoppo...
I banditi al rumore degli zoccoli si voltarono nella mia direzione.. Gian ne approfittò e in tre mosse ne azzerò altrettanti.. io li raggiunsi e spianai al suolo gli altri due... Guardai Gian per vedere in che condizioni era e lui mi disse... Hai poco da guardare.. la situazione era sotto controllo.. me li stavo mettendo sotto..... Risposi... Certo.. certo.. non ne dubito.. ma se non arrivavo, questi ti rimandavano a casa in mutande... e lui... Casa... io non ho più una casa.. e se ce l'ho, non ci torno...
Intanto i banditi si erano dileguati... dissi.. Va bè, poi ne parliamo, adesso visto che non mangio né dormo da due giorni accendiamo il fuoco, cuciniamoci qualcosa... ho anche qualche bottiglia di VinSanto datami dal Buon Curato... Lui accosentì poichè affamato..
Durante la cena cercai di capire cosa era successo.. lui divagava.. torceva il naso.. ma poi, dopo la terza bottiglia di VinSanto, cominciò a sciogliersi e mi raccontò... disse... Devi sapere che mia moglie ha voluto assumere una contadinotta per aiutarla nelle faccende di casa... Fanciulla parecchio prosperosa.. sai di quelle che piacciono a me... L'altro ieri Annamaria mi disse... Vado a far compere al mercato.. sono arrivati dei vestitini fantastici, tornerò verso l'Una... a più tardi....
Restato solo con la cameriera mi misi a pulire le armi.. quella continuava a chinarsi per pulire sotto i mobili.. che ti devo dire.. a quello spettacolo non ho potuto resistere.. La carne non è legno e cominciai a batacchiarla sul sofà... Stavo espletando tale operazione da circa un quarto d'ora quando alle mie spalle udii un urlo.. mi girai, era Annamaria sulla porta.. tornata perchè dimenticò il portamonete.. Miiiiinchia!!!!!!!!!.. Si mise a urlare.. Porco!!.. Io ti ammazzo!!.. Iniziò a lanciarmi oggetti e suppellettili.. Guarda ho ancora la testa piena di bitorzoli e ficarozze.. Considera che con uno spavento del genere si rischia l'impotenza permanente.. comunque mi avviai alla porta e montai a cavallo... e lei mi urlò ancora... Non farti vedere mai più... Quindi non intendo tornare... oltretutto è una donna inaffidabile.. Ma come?? dice che torna all'una e me la ritrovo per casa alle nove e un quarto???... Eccheccazzo!!!...
Risposi... Sì.. va bè, però anche tu Gian, batacchiartela sul sofà.... Potevi portarla fuori in giardino.. la appoggiavi al Platano... tutti sanno che lì non è peccato.. e neanche la Marchesa avrebbe avuto nulla da ridire... Comunque, mattiamoci in marcia e torniamo a casa.. vedrai che le cose si aggiustano.. ci facciamo aiutare anche dal Buon Curato... Mi raccomando, mostra pentimento con tua moglie..
Cavalcammo tutta la notte... all'alba arrivammo al bivio della Palude, decidemmo di attraversarla per guadagnare tempo... Fortunatamente non incontrammo nessuno.. Intanto io avevo dei dolori intestinali atroci.. la cena della sera prima mi aveva fatto male... Arrivammo in Canonica nel tardo pomeriggio.. raccontammo i fatti al Buon Curato che acconsentì di accompagnarci da Annamaria che era tornata da sua madre nel Castello dei Roccadebaldi... L'ì giunti dovetti assistere ad una scena pietosa.... Gian, appena vide Annamaria, THUMP!!... THUMP!!!... (Due ginocchia per te).. e disse.. Perdonami amore.. fù un momento di debolezza.. tu non c'eri ed io non mi raccapezzolavo più... mi prostato ai tuoi piedi e ti chiedo perdono... Annamaria si impietosì... intanto aveva provveduto a licenziare la pulzella e l'aveva sostituita con anziana contadina alta 1,40 e del peso di 120 Kg.....
Con la benedizione del buon Curato si avviarono a casa.. cosa che feci anch'io...Strada facendo, i miei dolori intestinali erano aumentati.. non dormivo da tre giorni e pativo le pene dell'inferno.. non vedevo l'ora di arrivare...
Per andare a casa mia, dovevo passare sotto le finestre di quella nobildonna a cui avevo dipinto il cavallo di rosa che, affacciata alla finestra, come mi vide lasciò cadere “casualmente”... un fazzolettino... Potevo ignorarlo??... Non potevo.. mi fermai, lo raccolsi e lei dalla finestra.. Grazie Mylord... volete salire un'attimo??... Risposi.. Certamente Mylady.. come potrei rifiutare??
Arrivato nei suoi appartamenti, chiesi se potevo gentilmente usare i servizi.. e lei.. Ma certo Cavaliere... Lì dentro patii le pene dell'inferno.. sudori freddi e tutto ciò che ne consegue.. uscii pallido dopo mezz'ora,, e appena fuori, ella mi sorrise ed io.. Perdonatemi ancora un'attimo Mylady.. e mi riprecipitai nel bagno.. altri tre quarti d'ora di sofferenza... la cosa si ripetè per altre tre volte...
Alle cinque di mattina, ormai completamente disidratato... mi sedetti sul sofà innanzi a lei.. e dopo averle sorriso, caddi in un sonno profondo...
Alle otto del mattino, la nobildonna mi svegliò dicendo.. Perdonatemi Mylord, ma ora dovete andare... ho appuntamento con amiche... Mi alzai barcollando e quando fui sulla porta dissi... Scusatemi Mylady.. ma non stavo molto bene... e lei, prima di chiudere la porta alle mie spalle... Tranquillo Mylord.. non preoccupatevi, quando avrete bisogno di dormire e di cagare, la mia casa è sempre aperta per voi...... By Gattopardo.
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