I racconti del Gattopardo - 9°

[IlGattopardo]

La sala dei ricevimenti era uno splendore, gli invitati erano molti, giunse anche il Curato col fido Porco e la Perpetua. Portò una cassa di Vin Santo. Gian si appartò con lui in un angolo e cominciarono a brindare in attesa che Lady Elfadargento scendesse dalle sue stanze. Il Gran Ciambellano, batteva tre colpi col bastone e annunciava i nuovi arrivati.. Gian con il suo ghigno che per me che lo conosco era di fastidio, gli si avvicinò, gli strappò il bastone dalle mani, lo ruppe in due sul ginocchio, porse i 2 pezzi al pover'uomo e gli disse... con tutto questo casino, ci hai rotto i coglioni... Lui si ritirò in un angolo fissando sconsolato il bastone rotto.

Aspettavamo anche l'Imperatore del quale era proibito pronunciare il nome, parlando di lui si diceva l'Innominato, per questo motivo, io Giangaleazzo, Fangorn e Gio, quel pomeriggio eravamo andati ad avvisare gli Sgherri del posto di frontiera di non azzardarsi a chiedere il pedaggio all'Imperatore che arrivava con milizie al seguito.. Il Capo degli sgherri impettito come un pollo disse: “Noi facciamo il nostro dovere, chiunque deve pagare il fiorino”.. A quel punto, li acchiappammo tutti e quattro, li trascinammo nel boschetto lì vicino e li legammo ai platani con la faccia verso la corteccia.. questo perchè se durante la loro prigionia, fossero passati viandanti di dubbia sessualità, li avrebbero batacchiati contro un platano, facendo quindi l'amore platonico e gli sgherri non avrebbero commesso peccato mortale.

Squilli di trombe.. Arrivò la Regina, splendida come sempre, andò sedersi sul trono quindi disse... Possiamo iniziare la festa ed io aprirò le danze... Mio Gattopardo... volete guidarmi nel ballo d'apertura?...( Lo sò che state schiattando dall'invidia, ma la storia la racconto io)... Mi avvicinai alla Regina con un leggero tremore alle gambe ed iniziammo a ballare un valzer di Straus.. un giovane compositore, che, secondo me, avrà un posto nella storia della musica.

Finito riaccompagnai al posto d'onore la Sovrana e insieme a Gian andammo a omaggiare l'Imperatore e ringraziarlo per la sua presenza.. Lì vicino vi era una giovin pulzella che rideva, forse perchè il Curato le aveva offerto più di un bicchiere di vinsanto.. Gian disse... è allegra la ragazza...risposi.. Donna allegra, l'uccel l'aiuta.. sul ghigno di Gian che per me che lo conosco bene, vidi una smorfia di concupiscenza... si avvicinò alla pulzella e iniziarono a ballare... Io guardai Elfadargento... e come sempre, mi persi nei suoi occhi....

Tutte la Dame presenti erano bellissime.. e le fanciulle della Contea completavano la festa che volgeva al termine, Elfadargento si era ritirata anche perchè stanca dalla battaglia per la conquista del Regno... Gian mi raggiunse, pareva leggermente malfermo sulle gambe, sul suo ghigno, che io conosco bene, vi era grande soddisfazione... mi disse.. Hai finito di perderti negli occhi di Elfa?... Vieni, andiamo a casa, stasera non ci sono battaglie in vista....Montati a cavallo chiesi come era andata con la pulzella allegra che l'uccel l'aiuta... mi rispose... E' una giovin Nobildonna dal fare molto raffinato.. di rara bellezza.. credo di piacerle.. Chiesi.. Intendi portarla nel bosco per il solito amore platonico??... Mi rispose stizzato..Ma che dici??... E' una fanciulla di sani principi... non verrebbe mai.. credo che chiederò la sua mano... E nella faccia di Gian che pare scolpita nella roccia... io che lo conosco bene, ci vidi l'espressione della trota lessa... Sì Fratelli.. Il Marchese di Roccabruna, Giangaleazzo Bocca... era innamorato.
Intanto all'orizzonte si stavano raggruppando delle truppe nemiche... brutto segno... prevedo mala tempora...

By il Gattopardo